INCENTIVI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
il 19/12/2024
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy –
c.d. MIMIT - Adolfo Urso ha firmato il decreto “
Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”. In attesa del relativo bando attuativo che definirà le modalità e i termini di presentazione delle domande, il decreto sopradetto prevede agevolazioni, sotto forma di contributo in conto impianti, rivolte alle piccole e medie imprese (PMI) che vogliono investire in impianti per l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La dipendenza dalle fonti di energia tradizionale potrebbe avere finalmente le ore contate per le piccole e medie imprese che investiranno in impianti solari fotovoltaici o impianti mini eolici per l’autoconsumo immediato o differito, grazie all’installazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta.
Le risorse totali stanziate per l’attuazione della misura ammontano a
320 milioni di euro, il cui 40% sarà destinato alle imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che vogliono investire in tali progetti. Un ulteriore 40% sarà invece riservato alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni previste saranno assegnate nella misura massima del:
- 30% per le medie imprese;
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Le
PMI operanti sull’intero territorio nazionale possono richiedere le agevolazioni per le seguenti spese che devono essere:
- non inferiori a 30 mila euro e non superiori a 1 milione di euro e riferite ad una sola unità produttiva del soggetto richiedente;
- inerenti all’acquisto, all’installazione e alla messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- relative ad apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- sostenute per acquisto sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- emesse per diagnosi energetica ex ante necessaria alla pianificazione degli interventi, a condizione che tale adempimento non risulti obbligatorio per il soggetto proponente ai sensi della normativa di riferimento (le spese per l’esecuzione della diagnosi energetica ex ante sono ammissibili in misura non superiore al 3 % delle spese).
- sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione
Per accedere all’incentivo inoltre i piano d’investimento in fonti rinnovabili dovranno essere affiancati da una
diagnosi energetica ex-ante per individuare il reale fabbisogno energetico dell’
unità produttiva.
Le piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi possono presentare domanda, ad eccezione delle imprese che operano nel settore carbonifero, della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura oltre che le imprese attive nella produzione di energia basata su combustibili fossili, industrie ad alta intensità energetica, produzione di veicoli inquinanti, gestione dei rifiuti, e produzione di energia nucleare.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a graduatoria, nel caso che le risorse destinate alle riserve non dovessero essere totalmente utilizzate, saranno destinate per il finanziamento delle domande di agevolazione che non rientravano inizialmente nella riserva.
Restiamo in attesa di conoscere tutti i dettagli nel decreto in procinto di essere pubblicato nel sito internet del
Ministero (
www.mimit.gov.it) e del Soggetto Attuator
e (
www.invitalia.it).
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